PORTSMOUTH 19-10-2008
luca, paolo & massimo


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa si fa quando un amico si trasferisce a vivere e lavorare a Londra? Si va a trovarlo ovviamente! L’occasione è stata il torneo 2008 English DBA Open organizzato dai tipi del PAWS, ossia Portsmouth and Allied Wargames Society. Non è che questo torneo sia proprio a Londra, anzi sono 100 km di viaggio, affrontabili in autostrada (che in UK è gratuita). Inoltre Portsmouth non si pronuncia “portsmauth” come si potrebbe pensare ma “portsmf”, anche se loro usano il diminutivo “pompeii”. Città di mare dai rudi marinai, è sede della flotta di sua Maestà britannica.

Il giorno prima si provano gli eserciti tra tanti dubbi amletici (porto questo o porto quell’altro?), segnando sul tavolo di cucina con il nastro adesivo i limiti del terreno di gioco. I figli di Luca hanno voluto partecipare lanciando dadi a mò di sasso e schierando nel campo dei trenini che avrebbero certo sbaragliato i nostri Kn se li avessimo fatti avvicinare troppo.

Partecipare ad un torneo inglese ha tanti pregi: farsi una vacanza; giocare con qualcuno che non sia Simoncini (cosa che mi capita praticamente ad ogni torneo); capire come sia giocato il regolamento al di sopra della Manica. La formula dell’Open è piuttosto nuova per noi. Si possono portare eserciti da ogni libro e si viene divisi in gironi abbastanza corrispondenti storicamente. Per il 15mm erano 4 gironi da 6 giocatori, per un totale quindi di 5 partite. I vincitori dei 4 gironi combattono una semifinale con degli eserciti forniti dagli organizzatori (in questo caso del Sud-est asiatico con gli elefanti), per poi affrontare la finale. C’è poi stato un girone dedicato solo ai 25mm ed uno junior con ben 5 ragazzini tra cui una bimba.

Il tempo di gioco è scandito da un timer da cucina. Solo mezz’ora a partita, quindi pochi bizantinismi o meline e più assalto frontale. Da noi ci si è abituati troppo a ritmi mediterranei, qui ci si sbriga! Credevo anche io che fosse impossibile giocare in tale limite di tempo, invece funziona! Certo si hanno più pareggi, tra una partita e l’altra non si ha tempo per fare nulla, però in una giornata si sono agevolmente giocate 7 partite. Nelle finali comunque è stato concesso più tempo. Come punteggi: 5 se si vince, 3 se si pareggia in vantaggio, 1 se si pareggia a pari pezzi o in svantaggio, 0 se si perde. Solo per la classifica finale comparativa si tiene conto delle basette effettive.

Le misure sono in pollici e quindi mi sono dovuto rifare i misurini. Loro usavano per misurare, invece della nostra piattina “ufficiale”, un triangolo con un lato da 200, uno da 300, uno da 400. Paolo invece si è presentato con il suo compasso nautico e cavalletto. Alcune regole venivano interpretate in maniera differente ma per fortuna non mi sono trovato in situazioni strane, tranne che in una occasione: qui succede che se sei impegnato in combattimento e hai sul lato una basetta nemica parallela (non un macchinettamento!) non si può fare il break-off.

Giocatori molto amichevoli e molto fair-play. Pausa pranzo di un’ora e mezzo, con pasto tradizionale in pub a base di birra, maiale o manzo, patate, carotine & piselli, sciacquatura di salsa di mele. Paolo ha pure giocato contro la moglie di Barker, mentre noi ci siamo solo accontentati di parlare con sua eminenza. Dopo aver posato per la foto e strettami la mano ci ha raccontato del potere taumaturgico che si trasmette con l’imposizione delle mani da parte dei sovrani: quindi ora io ho facoltà di imporre regole! Barker si è sfrontatamente presentato con un esercito unno (!) di tutti Lh. Sta pensando che la fanteria che combatte contro montati non dovrebbe usufruire di overlap. E per la testa gli sta frullando l’idea di un DBA 3.0, cosa che ha gettato nel panico tutti i forumisti di Fanaticus e di TMP. In realtà un po’ di movimento delle acque sarebbe il caso di farlo, anche perché nel DBMM si è eliminata la geometricità millimetrale del DBA in favore di un qualcosa di più spontaneo e meno soggetto a capziosità. Non un DBMM a 100 punti, regolamento di cui deve ancora scrivere le liste, ma un vero e proprio DBA rivisto in alcune sue parti. Secondo me non è una cattiva idea, ma di acqua sotto i ponti ne passerà molta quando si arriverà a tale ipotesi. La speranza però che tutto sia scritto in modo chiaro secondo me ce lo possiamo scordare… Non vorrei il glamour di FOG (tra l’altro ho giocato contro il tipo che ne ha scritto parte delle liste) ma qualcosa con degli schemini.

Nel pomeriggio il torneo termina, qualcuno se ne va, gli altri rimangono a vedere le finali. Premiazioni, poi un giretto alla fortezza e via verso casa, incolonnati sulla A3 a causa di una deviazione che ci faceva passare dentro un paesino con tanto di semaforo.

Il giorno dopo siamo passati al club che organizza Salute, i South London Warlods. Mentre gli altri si riunivano per il torneo in un centro comunitario, qui si gioca il lunedì sera in un teatro parrocchiale. Appena entrati ci si dirige verso un tavolo, chi sedeva si alza, ci fa accomodare per giocare e ci chiede se nel the vogliamo un goccio di latte. Proviamo il gioco a partecipazione che presenteranno a Marzo per la convention, basato su di un assalto zulu ad un accampamento di britannici. Ancora primordiale, era solo un test, per allora mi aspetto la solita cosa curatissima a dimensioni mostruose. Intanto come scenetta omaggio ci sarà un barbaro zulu contro un fiero soldato britannico. Ci si vede alle 19 e si chiude presto, alle 23 è tutto smontato e messo negli armadi. Andiamo così a fare la spesa al supermercato aperto 24 ore, dove incontriamo anche famiglie che facevano la loro normale spesa settimanale.

Per riassumere, esperienza bella, positiva e divertente. Il prossimo torneo dei PAWS è a dicembre, il prossimo open è tra un anno. Ci hanno invitato ad entrambi. Chissà…

 


PAWS 2008 English DBA Open

South London Warriors